Centro d' Igiene Dentale e Parodontologia - CIDEP

Prof. Filippo Graziani

CIDEP

Centro di Parodontologia E Igiene Dentale - CIDEP

Prof. Filippo Graziani

La Piorrea o Parodontite

La parodontite (chiamata anche piorrea, periodontite, malattia parodontale, paradontite o parodontopatia) è una patologia che colpisce la gengiva e l’insieme di strutture che circondano il dente e lo mantengono saldamente attaccato all’osso.  E’ una patologia importante che, se non trattata, può determinare la perdita del dente. Generalmente affligge individui in età adulta, ma alcune forme possono colpire anche nell’infanzia e nell’adolescenza. Secondo dati del Ministero della Salute, in Italia i valori di prevalenza della malattia parodontale sono molto elevati, avvicinandosi al 60%, di cui una parte notevole (10-14%) nelle forme gravi o avanzate, percentuali che aumentano drasticamente nelle fasce di età a partire da 35-44 anni. Si tratta di una malattia multifattoriale che ha alla sua base una causa batterica e una componente genetica, agli stili di vita (tra cui stress, fumo) o patologie concomitanti quali diabete ed osteoporosi.

Il nostro cavo orale è normalmente colonizzato da più di 500 tipi diversi di batteri. I batteri colonizzano normalmente il cavo orale.  Quando l’igiene orale è trascurata i microrganismi possono facilmente moltiplicarsi indisturbatamente portando alla gengivite che si manifesta con gengive che sanguinano durante lo spazzolamento ( vedi sezione) . Se la gengivite perdura più a lungo, nei soggetti suscettibili, la malattia può estendersi dalle gengive più in profondità, all’apparato che sostiene il dente determinando l’insorgenza della parodontite. Si formano allora delle gengive ritirate o delle tasche parodontali (date dallo scollamento della gengiva) che nascondono al loro interno residui di tartaro e placca batterica. La parodontopatia, se trascurata, inevitabilmente progredisce, portando alla completa distruzione dell’organo di sostegno dei denti con comparsa di mobilità fino alla perdita dei denti.

Le cause

La parodontite ha una genesi multifattoriale, in cui gioca un ruolo preponderante uno squilibrio, la disbiosi, della normale flora batterica del cavo orale. Come già sottolineato nel cavo orale è normalmente presente una grande varietà di microrganismi che colonizzano sia gli elementi dentari che le altre strutture della bocca (lingua, gengiva, palato). In presenza di una corretta igiene orale tali batteri non sono in grado di  alterare lo stato di salute del cavo orale. Quando la placca si accumula iniziano a comparire i batteri parodontopatogeni, che sono batteri più presenti in casi di malattia. Tra questi di ricordano il Porphiromonas Gingivalis, L’Aggregatibacter Actynomicetemcomitans, il Treponema Denticola, la Tannerella Fosrsythia, giusto per citarne alcuni dei principali. Questi batteri sono presenti anche in salute ma in caso di accumulo di placca aumentano il loro livello considerevolmente e in presenza di uno squilibrio, dovuto principalmente a manovre di igiene orale inadeguate, l’accumulo della placca batterica fa evolvere la gengivite in piorrea nei soggetti suscettibili. I soggetti suscettibili presentano alcune delle seguenti caratteristiche:

  • Tabagismo: i fumatori hanno un rischio più elevato di contrarre la piorrea più che i non-fumatori. La piorrea nei fumatori avanza spesso più rapidamente, ha un decorso più aggressivo e risponde meno alle cure.

  • Stress: Molti studi scientifici hanno evidenziato una corrispondenza fra lo stress e la malattia parodontale, dovuto probabilmente al fatto che lo stress indebolisce le difese immunitarie.

  • Patologie sistemiche: Soprattutto il diabete poco controllato, le alterazioni del metabolismo lipidico quali l’obesità, l’osteoporosi, le malattie cardiovascolari, certe forme di artrite reumatoide nonché le deficienze immunitarie congenite o acquisite.

  • Tendenza genetica all’infiammazione: vi sono soggetti che tendono ad iper-produrre molecole infiammatorie nel cavo orale.

I Sintomi

La parodontite provoca sintomi specifici che sfortunatamente sono spesso avvertiti come semplici alterazioni momentanee dalla normalità quali le gengive sanguinanti. Per questo motivo può spesso progredire e aggravarsi subdolamente. I principali segnali che possono fare sospettare la presenza della malattia sono i seguenti:

  • Gengive arrossate

  • Gengive che sanguinano quando si spazzolano o anche spontaneamente

  • Gengive gonfie o tese

  • Gengive che si ritirano facendo apparire i denti più lunghi di prima

  • Alito cattivo

  • Dolore alle gengive

  • Spazi che si sviluppano fra i denti

  • Comparsa di pus fra i denti e le gengive per formazione di ascessi nella tasca parodontale

  • Comparsa di sensibilità dei denti durante la masticazione

  • Gengive facilmente traumatizzabili, cuscino sporco di sangue al risveglio

  • Denti che non si mantengono stabili durante la masticazione (mobilità dentaria)

  • Denti che cambiano posizione

E’ necessario pertanto non sottovalutare alcuno di questi sintomi. È importante sottolineare che certe persone soffrono di malattia parodontale nonostante un’igiene orale eseguita in maniera impeccabile, mentre altri possono vantare strutture parodontali sane pur avendo depositi di tartaro e placca ; questo è dovuto al fatto che vi è una predisposizione ad avere la malattia che può essere variabile. In questo caso si parla di suscettibilità alla malattia paradontale che può essere presente in forma più o meno marcata e influisce in modo importante su questo tipo di patologia.

Le cure

La parodontite è una patologia spesso arrestabile. Lo scopo principale della terapia è quello di intercettare e di conseguenza prevenire la perdita di ulteriore supporto parodontale. La terapia inizia con una precisa diagnosi, per questo grande attenzione è posta dal Prof. Graziani nella prima visita che deve essere un momento in cui sono raccolte tutte le informazioni cliniche e radiografiche per comprendere esattamente se la parodontite è presente e di quale severità. In questa visita, dopo un’attenta valutazione delle caratteristiche ed abitudini della persona è eseguito il sondaggio parodontale: una valutazione millimetrica dente per dente, zona per zona del tessuto che è stato perduto. Sulla base di questi dati è impostato il trattamento che ha come obiettivo la decontaminazione della tasche parodontali e quindi la riduzione della placca sottogengivale. Questo obiettivo è raggiunto tramite delle procedure differenti: la levigatura radicolare o root planing, lo scaling o rimozione del tartaro ed il debridment sottogengivale. Inoltre in queste fasi si eseguono dei training specifici per portare il paziente ad un controllo di placca ottimale, condizione necessaria per attivare la guarigione. E’ successivamente rivalutata il quadro di malattia parodontale  dopo delle settimane. Qualora le tasche gengivale e la contaminazione batterica siano sotto controllo è possibile immettere il paziente in un programma di mantenimento specifico per la persona. Qualora invece siano ancora presenti delle aree di parodontite sarà necessario valutare con attenzione la necessità di altre seduta di terapia quali ad esempio gli interventi chirurgici. Esistono vari tipologie d’intervento effettuate al CIDEP a seconda degli obiettivi: talvolta è possibile ricostruire il tessuto osseo perduto o ricoprire delle gengive che si sono ritirate a causa della malattia.