La Gengivite
La gengivite è una patologia caratterizzata dall’infiammazione gengivale che determina gengive arrossate, gonfie e talvolta sanguinanti. E’ probabilmente la patologia più diffusa sul globo: chiunque ha provato, anche solo transitoriamente, gengive arrossate e sanguinanti.
La gengivite riconosce molto cause, tuttavia la manifestazione è solitamente identica. La gengivite può essere causata da un accumulo di placca batterica sulle superfici dentali o da cause specifiche quali traumi o infezioni particolari.
E’ una condizione la cui percezione può variare in quanto in alcuni soggetti i sintomi sono molti ridotti mentre in altri il disagio è molto significativo La gengivite colpisce soggetti di ambo i sessi e di qualsiasi età. Esistono però delle situazioni in cui la gengivite si sviluppa più facilmente. Fra queste vi sono delle variazioni ormonali importanti quali la pubertà, la gravidanza e la menopausa. Si comprende quindi come la popolazione femminile sia in certe fasi della vita a maggior rischio di sviluppare la patologia.
E’ il risultato di un complesso processo d’infiammazione alle gengive. Che determina l’aumento della vascolarizzazione e della permeabilità vascolare a livello del margine gengivale. Questo si traduce con la perdita dell’aspetto a buccia d’arancia, gonfiore gengivale e gengive arrossate. Questo può determinare sanguinamento allo spazzolamento. In alcuni quadri particolarmente severi si può addirittura avere gengive sanguinanti spontaneamente.
Avere le gengive infiammate non deve essere sottovalutato in quanto la gengivite, nel soggetto suscettibile alla parodontite, è lo stadio che precede la perdita di tessuto gengivale. Pertanto, risolvere la gengivite significa impostare un’efficace azione di prevenzione della parodontite.
Le Cause
Le cause della gengivite sono molteplici. Secondo la classificazione di Armitage del 1999, vi sono due filoni principali: la gengivite da accumulo di placca batterica o la gengivite da cause specifiche. La forma più comune è la gengivite accumulate da accumulo di placca batterica. E’ pertanto collegata ad un eccesso di depositi rimasti dopo le manovre d’igiene orale non efficace. Questo è il motivo per cui è una patologia tanto diffusa: la maggior parte della popolazione ha pratiche e manovre d’igiene orale non corrette.
La placca batterica a contatto con il tessuto gengivale determina una risposta biologica caratteristica in cui il tessuto s’infarcisce di cellule infiammatorie. Queste cellule sono richiamate dai vasi sanguigni e si accumulano al di sotto del margine gengivale. E’ bene precisare che difficilmente in questa fase si ha una vera e propria invasione della gengiva da parte dei batteri è pertanto non corretto parlare d’infezione gengivale.
In questo ambito è necessario sottolineare che vi sono molte situazioni che possono aumentare la facilità con cui le gengive s’infiammano. Fra questi vi sono dei quadri ormonali che accompagnano tutta la vita: la pubertà, la gravidanza (vedi la sezione apposita), e la menopausa. Esistono poi quadri che facilitano l’infiammazione gengivale da accumulo di placca temibili quali la leucemia e le sindromi da malnutrizione.
Vi sono poi quadri di gengivite non dovuti ad accumulo di placca ma situzioni specifiche quali delle infezioni di batteri specifici, virus e funghi quali la candida. Vi sono poi alcune patologie auto-immuni quali ad esempio il lichen planus in cui è frequente repertare infiammazione gengivale. Vi sono poi quadri rari quali alcune patologie genetiche ed allergie che possono causare sanguinamento gengivale.
I sintomi
I sintomi della gengivite sono espressione dell’infiammazione delle gengive. All’ispezione dei tessuti la gengive saranno arrossate, gonfie e tumefatte. In particolare si potrà apprezzare il cambiamento di colore: dal colore rosa corallo spesso presente in quadri di salute gengivale si passerà ad un rosso scuro, color vinaccia solitamente associato alle lesioni più avanzate. E’ inoltre frequente la perdita del cosiddetto aspetto a buccia d’arancia che si può apprezzare in una gengiva sana e dovuto alla regolare disposizione dei fasci di fibre collagene all’interno della gengiva. Al contrario durante il processo infiammatorio si crea un essudato, ossia un accumulo di liquidi per fuoriuscita vascolare, all’interno dei tessuti che gonfiandoli ne fa perdere la tramatura più superficiale.
Il corteo sintomatologico è variabile in quanto il soggetto può presentare da un semplice fastidio fino a veri quadri di dolore. E’ tuttavia necessario dire che solitamente il dolore gengivale non assume le caratteristiche terribili del dolore dentale. Attenzione inoltre, molti casi non determinano alcuna alterazione del disagio divenendo praticamente asintomatici per il paziente. Questi sono i casi in cui la diagnosi clinica è assolutamente necessaria.
Un altro sintomo molto rilevante è spesso sottovalutato è il sanguinamento gengivale. Il sanguinamento è solitamente provocato dallo spazzolamento o da altre manovre che vanno ad urtare la gengiva infiammata. Nei casi gravi il sanguinamento può addirittura essere spontaneo e il paziente può avvertire sapore di sangue od osservare sangue sul cuscino al risveglio.
Ciò che è importante è che il trattamento è capace di far recedere completamente i sintomi. La gengivite è infatti reversibile.
Le cure
Il trattamento della gengivite inizia dalla corretta diagnosi. Nel caso di gengivite dovuta ad accumulo di placca, ciò è cruciale sarà la gestione della carica batterica.
Il trattamento presso il nostro centro di basa sul comprendere perché la persona tende ad accumulare placca in modo eccessivo o perché la risposta a questo accumulo è così significativa da determinare infiammazione gengivale. E’ nostra convinzione che “sapersi lavare i denti” è in realtà una procedura non facile a cui nessuno è stato preparato. In particolare ognuno di noi ha una propria tecnica personale ed un’anatomia differente. Sarà pertanto obiettivo del Prof. Graziani e dello staff d’igieniste di comprendere le abitudini d’igiene orale della persona, la sua anatomia della bocca e la sua manualità al fine di elaborare una tecnica specifica per il paziente. A quel punto il paziente è sottoposto ad un training in più fasi per permettere al paziente di abbassare drammaticamente i propri livelli di placca batterica in bocca tramite le consuete manovre d’igiene orale quotidiana.
Nelle prime sedute di training il paziente sarà anche sottoposto a scaling degli elementi dentari al fine di rimuovere correttamente non solo il tartaro ma anche la placca batterica soprattutto dalle aree intorno alle gengive. Effettuato lo scaling il paziente potrà provare immediatamente le nuove tecniche dato che il training prevede non solo fasi dimostrative ma anche pratiche effettuate dal paziente che non sarà dimesso finchè non è in grado di effettuare la metodica corretta. Da ultimo ciò che è fondamentale è ricontrollare il training non appena si è guariti dalla gengivite al fine di riaggiustare le metodiche per evitare l’infezione gengivale anche sul lungo termine.